Previdenza Complementare

Il tuo futuro può essere più sereno.

Qual è la situazione pensionistica in Italia?

In Italia le norme attuali prevedono per coloro che accedono ora al mondo del lavoro la pensione arriverà a 71 anni per effetto del regime introdotto nel 1995 che adegua le prestazioni pensionistiche all’aspettativa di vita e alla crescita con una disparità importante tra lavoratori autonomi e dipendenti con la stessa anzianità contributiva. 

Esempio lavoratore dipendente

Mario percepisce come stipendio netto 1400€

  • Nel 2030 andrebbe in pensione con 1000€. Gap previdenziale 400€;
  • Nel 2040 andrebbe in pensione con 883€. Gap previdenziale 517€.

Esempio lavoratore autonomo

Laura percepisce come stipendio netto 3000€
  • Nel 2030 andrebbe in pensione con 1521€. Gap previdenziale 1479€
  • Nel 2040 andrebbe in pensione con 1443€. Gap previdenziale 1443€.
E’ evidente come la sola pensione pubblica non garantisca il mantenimento del suo tenore di vita.

La soluzione? La pensione complementare

La soluzione è quella di crearsi una pensione integrativa in modo da consentire al risparmiatore di colmare il gap previdenziale e di avere, quindi, una pensione molto più in linea con il suo tenore di vita.

Tassazione ridotta, deducibilità e altri vantaggi

Il regime fiscale della previdenza integrativa è agevolato rispetto a qualsiasi altro strumento di investimento poiché assicura una deducibilità fiscale fino a :

5164,57 €

Ogni anno puoi dedurre dal tuo reddito imponibile IRPEF i versamenti al fondo pensione, fino a 5.164,57€. Ciò significa che quanto versato, al netto dell’eventuale TFR conferito, contribuisce a diminuire il reddito su cui viene calcolata l’imposta, traducendosi in un risparmio fiscale fino a ben 2.220€.

Inoltre puoi godere di ulteriori vantaggi:

  • Tassazione annua sui rendimenti agevolata al 20% anziché 26% come negli altri strumenti di risparmio
  • Aliquota decrescente dal 15% al 9% per TFR e anticipazioni per spese sanitarie, invalidità permanente, inoccupazione o riscatto dopo il decesso da parte degli eredi
  • Anticipazioni fino al 75% dell’importo maturato, con aliquota al 23%
  • Esenzione da imposta di bollo e di successione

Una soluzione per tutti

La pensione complementare si presta a raggiungere tante finalità, non solo pensionistiche:

  • Per i dipendenti. Integrare la pensione di base dei lavoratori dipendenti, sia di aziende private che della pubblica amministrazione.
  • Per autonomi e professionisti. Contare su una rendita futura e beneficiare dei vantaggi fiscali, attraverso una soluzione flessibile.
  • Per proteggere il risparmio. Tutelare il valore del patrimonio nel tempo in termini di ottimizzazione fiscale e pianificazione successoria.
  • Per i figli. Come piano di risparmio per chi è fiscalmente a carico (es. per gli studi, la casa o un attività imprenditoriale).

Per goderti gli anni della pensione con serenità, devi pensarci ora!

Per ricevere informazioni e/o aderire al fondo pensione puoi compilare la form qui oppure inviare direttamente una email all’indirizzo info@localhost

Domande più frequenti

Se hai stipulato un fondo pensione con una compagnia assicurativa, quasi certamente i costi saranno molto alti. Essi andranno a incidere sulla tua rendita finale. Puoi controllare direttamente i costi nel foglio informativo o sul sito della Covip. Oppure scrivendomi qui il nome del fondo pensione. Valutiamo insieme l’efficienza del tuo fondo pensione, oppure, crearne uno ad hoc.

Non c’è un investimento minimo iniziale, nè un contributo minimo mensile. Puoi scegliere liberamente quando e quanto versare.

L’adesione al fondo pensione è possibile anche per i soggetti fiscalmente a carico (anche se minorenni). La posizione viene aperta a nome del soggetto fiscalmente a carico (l’intestatario) ma le agevolazioni fiscali (deduzione dal reddito e conseguente abbattimento delle imposte dovute) spettano alla persona che ha in carico l’intestatario. Il tetto massimo di deducibilità resta unico e fissato in Euro 5.164.

La prestazione sotto forma di rendita o di capitale che deriva dai contributi non dedotti è esente dalla tassazione. Sulla parte rimanente, costituita dai contributi dedotti o dal TFR versato, l’aliquota è pari al 15% e si riduce dello 0,3% per ogni anno di partecipazione alla forma pensionistica successivo al 15°, con uno sconto massimo del 6%.

Per scegliere il comparto di investimento bisogna considerare diversi fattori come l’orizzonte temporale dell’investimento e la propensione al rischio. Sceglieremo insieme il comparto di investimento più adeguato al raggiungimento dei tuoi obiettivi.

L’anticipazione si può richiedere per gravissimi problemi di salute, compresi quelli del coniuge e dei figli, in qualsiasi momento fino al 75% del totale della posizione accumulata. Inoltre, dopo 8 anni di iscrizione alla previdenza complementare si può chiedere il 75% della posizione accumulata per acquisto/ristrutturazione della prima casa per sé e per i figli e il 30% per altre esigenze.

Il rendimento conseguito come risultato dell’investimento subisce un’imposizione sostitutiva pari al 20%, che scende al 12,5% per la componente di investimenti in titoli pubblici. Tali aliquote sono più basse rispetto all’ordinaria aliquota del 26% prevista per i rendimenti conseguiti dalle altre forme di investimento finanziario.